martedì 23 novembre 2010

PRONTI....VIA!!!

Ciao a tutti!!!
Siamo tre studenti della Facoltà di Comunicazione di Pavia, che con tanto spirito giocoso abbiamo pensato di creare questo blog per le persone che più invidiamo: I BAMBINI!!!
Vogliamo avvicinare al mondo del web anche i più piccoli, portandoli a scoprire che la cultura non è sinonimo di noia, e che il  Museo può essere un luogo di gioco e divertimento.
Abbiamo deciso d'intraprendere questo percorso scegliendo un museo, quello di Storia Naturale di Pavia,
non molto conosciuto a causa il suo provvisorio decentramento, con l'intenzione di dar luce ad una nuova interpretazione di questo luogo.
Speriamo che il nostro progetto di comunicazione sia gradito ai grandi e soprattùtto ai più piccoli a cui è rivolto.

Grazie a tutti e buon divertimento

APERTURA STRAORDINARIA : la giornata dei bambini

SABATO 4 DICEMBRE
Ore 15.00

Viaggio tra gli animali
attraverso il racconto di filastrocche





Invito aperto a tutti i bambini.
Per maggiori informazioni consultate la pagina facebook dell'evento :  IL PIFFERAIO MAGICO


Ed ecco alcune filastrocche

CONCORSO: GIOCHIAMO TUTTI INSIEME!!!!!!


 Carta, pennarelli e tanti colori....
 Pasticcia, ritaglia e dipingi!! Divertiamoci insieme per dar vita al nostro piccolo museo!
 Qual'è il tuo animale preferito???
 Il piccolo coniglietto che saltella o il forte leone che ruggisce??
 In classe con la maestra ,a casa con mamma e papà, al parco con gli amici,
 libera la tua fantasia e crea il tuo piccolo animaletto preferito!

 Tutti i lavoretti fatti dai bambini verranno esposti al Museo di Storia Naturale
 durante tutto il periodo natalizio.
 Per tutti i bambini che parteciperanno tante piccole sorprese per iniziare il Natale alla grande!!

 ISCRIZIONI: Concorso su Facebook

lunedì 22 novembre 2010

I VERSI DEGLI ANIMALI

Sicuri di conoscerli tutti????

Allodola: fischia, trilla, canta.
Ape: ronza.
Aquila: grida.
Asino,Mulo: raglia.
Beccaccino: fischia.
Canarino: canta, gorgheggia.
Cane: abbaia, guaisce, ringhia, latra, ulula, uggiola, mugola.
Capinera: cinguetta.
Passero: idem.
Capra, Pecora: bela.
Cavalletta: stride.
Cavallo: nitrisce, soffia e sbuffa.
Cervo: bramisce.
Cicala: frinisce, stride.
Cigno: sibila, soffia.
Cinghiale: grugnisce, ruglia.
Civetta: squittisce, stride.
Colombo, piccione e tortora: tuba, gruga.
Coniglio: squittisce, ziga.
Cornacchia, corvo e gazza: stride, gracchia.
Elefante: barrisce.
Falco: stride.
Fringuello e Pettirosso: chioccola.
Gallina: crocchia, chioccia
Gallo: canta, chicchiricchia.
Gatto: miagola, soffia.
Grillo: canta, stride.
Gufo: gufa (vero, giuro!), soffia.
Iena: ride, ulula.
Leone: ruggisce, soggia.
Lupo: ulula, abbaia, urla.
Maiale: grugnisce.
Merlo: canta, chioccola, fischia, zirla.
Mucca: muggisce.
Oca: gracida, grida, soffia.
Orso: bramisce, grugnisce, ringhia, ruglia.
Pappagallo: garrisce, gracchia, parla.
Pavone: grida, stride.
Pulcino: pigola.
Quaglia: stride.
Rana: gracida, canta.
Rondine: garrisce.
Scimmia: grida, urla.
Serpente: fischia, sibila, soffia.
Topo: squittisce, zirla.
Tordo: zirla, fischia.
Usignolo: trilla, canta, gorgheggia.
Volpe: guaiuola, abbaia, guaisce.



IL LEONE



                                                            
Fin dagli albori della storia l’hanno raffigurato nell’arte, l’hanno cantato in poemi e leggende.
Il Leone, questo magnifico e possente felino, senza dubbio l’animale più famoso della terra, non ha bisogno di descrizioni.
Negli antichi tempi viveva anche in Asia Minore e in Europa; oggi è confinato in Africa, dove gli indigeni lo chiamano con un nome dal suono forte e maestoso: “Simba”.
Nonostante la mole, (oltre due quintali, due metri di lunghezza più la coda) il leone può salire sugli alberi, nuotare, correre come il vento e spiccar balzi incredibili, fino a dodici metri!!
Grandissimo cacciatore, il suo colpo d’artiglio può spacciare bufali, coccodrilli e persino ippopotami!
Solo quando invecchia e perde i denti, Simba s’accontenta di tutto, anche d’insetti.
Ma continuerà  a ruggire, per far sentire che è ancora lui il re.

LO SAPEVATE?…...

Che il leone, quando è lanciato, percorre novanta metri in quattro secondi?....
Che dall’incrocio di un leone con una tigre si è avuto un animale feroce chiamato tigone?......
L’unico avversario temibile per il leone è l’uomo.
La belva, che ne avverte l’odore anche a distanza, istintivamente lo evita; ma se viene aggredita, reagisce.
La caccia veniva praticata fino a pochi anni fa dai Masai.
Stanata la bestia, il cacciatore più coraggioso l’afferrava per la coda, trattenendola finchè i compagni la trafiggevano con le lance. Il temerario che riusciva diventava capo-tribù.
I leoni marcano i loro possedimenti graffiando gli alberi che ne delimitano il territorio.
A volte qualche sconsiderato oltrepassa il confine, ed è inevitabile l'inizio di zuffe furiose, che concludono spesso tragicamente.
Egoisti di prim’ordine, i leoni maschi si scelgono i pezzi migliori delle prede, atterrate dalle femmine.
Il leone maschio uccide una preda ogni due giorni; ma la femmina per sfamare se stessa e i figli, deve uccidere una volta al giorno.
Mentre la madre attacca, i piccoli osservano la tattica che un giorno imiteranno.
L’estremità della coda del leone, sotto il fiocco, è munita d’un “pungiglione” corneo, e lo usa per punzecchiare i più riottosi tra i figli.




Il Re Leone - Hakuna Matata

ANDIAMO AL CINEMA!!!!!!








LO SCIMPANZE'





Vi presentiamo l’ animale più intelligente che ci sia: lo Scimpanzé.
Quasi un metro e mezzo d’altezza, petto largo, lunghe braccia, lo scimpanzé ha mani e piedi molto prensili col pollice opponibile alle altre dita.
Il suo regno è la foresta equatoriale, densa e umida, dove vive in branchi chiassosi d’una quarantina d’individui.
Passa il giorno per lo più a terra, ma la notte vive sugli alberi, dove dorme e si sposta saltando molto agilmente di ramo in ramo. Se catturato da piccolo, lo scimpanzé è facile da addomesticare; di carattere è curioso, giocherellone, esibizionista, adora gli applausi e la compagnia.
Le sue principali doti: memoria visiva, abilità meccanica ( sa montare e smontare piccoli congegni) e iniziativa ( sovrappone gli oggetti che trova per salirvi sopra e raggiungere il cibo al quale non potrebbe arrivare saltando!!). E in più è un gran simpaticone!!!!

LO SAPEVATE?.......

Che queste scimmie vanno matte per la carta e per la stoffa, che strappano e masticano con evidente piacere?....
Che in Florida, negli USA, un poliziotto sorprese uno scimpanzé che guidava col volante un’auto mentre il padrone premeva i pedali?
Gli scimpanzé sono gli zingari della foresta; non dormono mai due volte di seguito sullo stesso albero. Giocherelloni, allegri, vivacissimi, i giovani scimpanzé si rotolano nell’erba, si dondolano sui rami, saltano e si rincorrono da una pianta all’altra, mentre gli adulti passano il tempo riposandosi o spulciandosi a vicenda.
Quando sulla foresta piove a dirotto le femmine, accoccolate sui rami, osservano i maschi che eseguono la “danza della pioggia”, che si svolge lungo un pendio erboso.
Basta un fuscello introdotto in un formicaio ed estratto carico d’insetti per procurarsi un gradito spuntino.
Per dissetarsi usano anche delle foglie che inzuppano d’acqua facendole poi sgocciolare in bocca.


L'IPPOPOTAMO



Dopo l’elefante, il più pesante animale terrestre è l’Ippopotamo,con le sue tre o quattro tonnellate.
Quando cammina sulle corte zampe, questo bestione lungo un paio di metri, con quel pancione che sfiora il suolo, pare un enorme botte di ciccia in movimento.
Ma non appena scende in acqua perde tutta la sua goffaggine, e galleggiando come un sughero nuoterà leggero e veloce, tenendo a fior d’acqua solo le narici, gli occhietti da suino e le corte orecchie.
L'acqua è un elemento vitale per l’ippopotamo: se la sua pelle non fosse tenuta costantemente umida si lacererebbe, e l’animale morrebbe tra atroci sofferenze.
Così, trascorsa la maggior parte della giornata nel fiume o nello stagno, il nostro pachiderma all’imbrunire risale a riva, in frotta con altri compagni. Lanciando dei sonori bramiti, s’inoltra nella foresta dove dà inizio alla scorpacciata quotidiana: un paio di quintali di vegetali assortiti. Se poi capita in una piantagione, vi compirà una razzia tale che i coloni dovranno scacciarlo a fucilate.
Ma a volte ciò può scatenare l’ira dei pachidermi che son capaci di tornare sul posto e di distruggere per vendetta raccolti e capanne.

LO SAPEVATE?......
 
Che l’ippopotamo, quando è allarmato od eccitato, trasuda una rossa sostanza oleosa detta sudore sanguigno?.....
Spesso, insieme con ippopotami, convivono cormorani, pellicani, aironi. Si nutrono di pesci che pullulano attorno ai pachidermi il cui sterco attira il plancton; questo, a sua volta, attira i pesci che se ne nutrono.
Nel periodo degli amori i maschi lottano tra di loro, grugno contro grugno, e spesso le loro zanne si spazzano nell’urto: ricresceranno col tempo. Il vinto fugge tra le canne o si intrufola in un branco di femmine.
I piccoli nascono sott’acqua. Sono subito in grado di nuotare, però spesso si fanno trasportare dalla madre, mentre nuota o cammina sul fondo. Delle carpe, provviste di ventose, si attaccano alla pelle di questi pachidermi, che lasciano fare: così vengono ripuliti.

INCREDIBILE MA VERO!!!!!
Alle foci del fiume Santa Lucia, in Sudafrica, sono stati visti alcuni squali assalire un ippopotamo.
Benché ferito, il pachiderma ha contrattaccato, mettendo fuori combattimento i feroci pescecani.


Come arrivare al museo?



Museo di Storia Naturale
Via Guffanti 13, 27100 Pavia
Telefono: 0382-986308
Fax: 0382-986488



PARTENZA  DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI PAVIA 


 
1. Procedi in direzione sud-ovest su
    Piazzale della Stazione.

13 m
2. Svolta a sinistra per rimanere su
    Piazzale della Stazione.

210 m
3. Alla rotonda prendi l' uscita e imbocca
    Corso Alessandro Manzoni/SP130. 
    Continua a seguire la SP130.   

1,1 km
4. Svolta a sinistra in Via Alessandro Guffanti
    La tua destinazione è sulla destra.

180 m

ARRIVO: Via Alessandro Guffanti 13,
                    27100, Pavia (PV).

Che cos'è un blog?


Cosa sono i blog? Come si crea un blog?
Un modo diverso per comunicare in Rete.
In Internet si chiamano "blog" e sono pubblici, nel mondo reale si chiamano diari e spesso vengono custoditi come il più prezioso dei segreti.
Nomi e finalità sono diverse ma il succo è lo stesso: tutti hanno voglia di scrivere! Lo si fa per raccontarsi o per fissare nel tempo qualche momento speciale della giornata appena vissuta come una scoperta, un nuovo amico, un nuovo gioco, una delusione, ecc...
Di solito in Internet si entra per cercare informazioni o imparare cose nuove ed i blog propongono un vero patrimonio di esperienze e conoscenze!
In ogni blog c'è qualcosa da scoprire, che si tratti del blog di una ragazzina alle prese coi primi amori o con compagni antipatici; del blog di un insegnante che se ne serve per approfondire i temi trattati in classe; di quello di un giornalista che svela i retroscena del proprio mestiere o più semplicemente del blog di una persona comune che parla delle proprie esperienze.
Leggendo i blog si può sorridere, commuoversi, imparare cose nuove, leggere opinioni sul tal programma televisivo, film o CD ma anche conoscere modi di pensare e realtà diverse dalla propria. Il tutto con la libertà di intervenire per esprimere la propria opinione su quanto letto o rispondere ai quesiti che l'autore del blog si pone. 

Mini Glossario

Blog: da weblog, LOG in inglese significa giornale di bordo, il verbo TO LOG significa registrare fatti in ordine cronologico, nel diario di bordo.o diario in rete.
 
Blogger: l'autore di un blog. In Italia anche blognauta, bloggatore,             blogghista.. etc.
 
Blogosfera: l'insieme dei blog presenti in rete.
 
Post: il singolo messaggio in un blog, con data e ora, ed eventualmente commenti e segnalazioni.
 
Commento: i commenti al post.
 
Permalink: link al singolo post in modo che sarà possibile arrivarci anche successivamente,quando sarà "sparito" dalla homepage e archiviato ad un nuovo indirizzo. Quasi tutti i servizi blog offrono questa opzione, ed è molto importante per le citazioni. 

Trackback: serve a tenere traccia delle segnalazioni che altri blogger hanno fatto ad uno o più dei propri post. Il software si incarica automaticamente, se previsto dall'autore, di segnalare al software del blog che lo sta citando.
 
Template: è lo scheletro, o la struttura del blog. Serve come matrice per le pagine, e consente di personalizzarne l'aspetto grafico, stilistico e contenustico.
 
Feed (RSS): il feed è un formato speciale (testuale) usato allo scopo di rendere leggibili i post di molti blogger (compreso il nostro) da un unico programma, senza passare per il blog stesso.

Un pò di storia...

L’origine del Museo di Storia Naturale si colloca nel vasto contesto di provvedimenti previsti dalla Riforma teresiana per un rinnovamento generale dell’Ateneo.
Costituito a scopo didattico dietro sollecitazione di Lazzaro Spallanzani, titolare della cattedra omonima neo-istituita, il Museo ebbe inizio nel 1771 con un primo nucleo di minerali inviati in dono dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.
 Le collezioni, formatesi attraverso raccolte personali, acquisti, scambi e donazioni, nel 1775 furono allestite nella prestigiosa sede del palazzo Centrale dell’Università , dove rimasero, incrementandosi, per oltre un secolo. Nel 1778, alle sezioni già esistenti di zoologia e di mineralogia, fu aggiunta quella di anatomia comparata avviata con i reperti provenienti dal Gabinetto di Anatomia fondato dall’anatomo chirurgo Antonio Scarpa.
Diversi collaboratori, nominati per scopi e in momenti sempre ben circostanziati, affiancarono Spallanzani nella cura e nell’ordinamento delle collezioni e nella stesura dei cataloghi.

Tra i primi coadiutori vi furono Serafino Volta e Giovanni Antonio Scopoli, ai quali fu affidata la cura della sezione zoologica, e Padre Ermenegildo Pini, dedito alla mineralogia. Rilevante fu poi la figura del custode e preparatore Vincenzo Rosa, autore anche di due importanti trattati sulla tassidermia (“Metodo di preparare e conservare gli uccelli per i Gabinetti di Storia Naturale” del 1789 e “Metodo di preparare e conservare gli animali per un Gabinetto di Storia Naturale” del 1817).
 La responsabilità della sezione mineralogica fu affidata dal 1790 a Giovanni Martinenghi.
La fama del Museo, ricco già nel 1780 di oltre 24.000 esemplari, interessò autorità e personalità scientifiche e ispirò al poeta e matematico Lorenzo Mascheroni alcuni versi del componimento didascalico “Invito a Lesbia Cidonia” (1793).
Dopo la morte di Spallanzani, avvenuta a Pavia nel 1799, lo sviluppo del’istituzione e l’incremento delle collezioni proseguirono con i successori Giuseppe Mangili, Gian Maria Zendrini e Giuseppe Balsamo Crivelli.
Con l’approvazione del Regolamento speciale d’Ateneo, che decretava l’inserimento dell’anatomia comparata nella Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e separava la zoologia dalla mineralogia, gli insegnamenti furono eretti prima a Cattedre e poi a Istituti. Di conseguenza, dal 1875 anche il Museo di Storia Naturale fu suddiviso nelle sue sezioni, che divennero altrettanti musei autonomi abbinati agli istituti omonimi.

La zoologia fu affidata a Pietro Pavesi, l’anatomia comparata a Leopoldo Maggi e la mineralogia dal 1887 a Torquato Taramelli. Seguendo il trasferimento degli istituti, il Museo di Anatomia Comparata nel 1903 e quello di Zoologia nel 1935 trovarono adeguata collocazione a Palazzo Botta; il Museo di Mineralogia, che comprendeva fossili, minerali e campioni geologici, fu sistemato in altri locali del Palazzo Centrale.
Verso la metà del XX secolo, quando l’interesse per i musei naturalistici fu superato dal progresso tecnologico e dal repentino sviluppo di innovative branche di ricerca, anche presso gli Istituti dell’Ateneo pavese prevalse la necessità di reperire spazi da adibire a laboratori. Intorno al 1960, con l’eccezione dei preparati strettamente legati alla didattica universitaria, le collezioni di zoologia, anatomia comparata e paleontologia furono trasferite negli ampi locali del Castello Visconteo nell’intento di allestire in quella sede civica un museo aperto al pubblico, purtroppo rimasto irrealizzato.

 Gli anni a seguire furono, per i preziosi reperti, di inesorabile degrado, fino alla istituzione del Centro Interdipartimentale di Servizi Musei Universitari che, dal 1995, sta operando il recupero di tutto il materiale mediante restauro conservativo dei reperti. In sintonia con la recente generale rivalutazione del Museo come insostituibile strumento didattico, il Centro valorizza parte delle collezioni in esposizioni tematiche temporanee rivolte agli studenti, alle scolaresche e al vasto pubblico [Immagini dell'ornitologia nell'800 a Pavia (aprile 1996), Pesci di ieri e di oggi (aprile 1997), Artigli e zanne: grandi e piccoli predatori (aprile 1998), Dalle proscimmie all'uomo (sett.98), Il museo di Lazzaro Spallanzani (1771-1799)(1999 , Balene e delfini i giganti del mare.
In linea con l’esigenza di conservare le testimonianze che raccontano la storia locale delle scienze naturali per divulgarla e trasmetterla alle generazioni future, è in fase di progettazione la sede definitiva del Museo di Storia Naturale, inserita nel Parco dei Musei al polo scientifico dell’Università.

La struttura in programma sarà idonea a riunire tutte le collezioni storiche e a proseguire la raccolta e la conservazione di preparati recenti, sarà destinata alla fruizione pubblica e allo sviluppo dei vari settori in cui può articolarsi la ricerca scientifica di interesse naturalistico.